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venerdì 9 maggio 2008

Leggere è comprendere?


Quando scriviamo un testo dobbiamo ricordare che le parole, oltre a "significare", hanno anche un impatto visivo che ne rende più o meno facile la lettura.

I paesi anglosassoni parlano di “plain language”, che trasmette al lettore le informazioni nel modo più semplice ed efficace e mira alla massima leggibilità e alla comprensibilità del testo.
Idealmente il lettore dovrebbe riuscire a comprendere il testo così scritto alla prima lettura.

Tuttavia un testo leggibile non è necessariamente comprensibile, e viceversa.

La leggibilità di un testo dipende dal modo in cui sono strutturate le sue frasi: frasi brevi che contengono parole brevi sono più leggibili di frasi lunghe, così come frasi lineari sono più leggibili di frasi involute, ricche di incisi e subordinate. Dato che la leggibilità dipende da fattori quantitativi è misurabile.

Gli indici di leggibilità rappresentano gli strumenti di misura della leggibilità di un testo e pertanto definiscono una scala e dei valori, grazie a cui si può confrontare la leggibilità di testi differenti.
Quelli più utilizzati per la lingua italiana sono l’indice Flesch-Vacca e l’indice Gulpease. Alcuni siti web offrono il servizio di calcolo della leggibilità, del testo secondo l'indice Gulpease e confronta le parole del testo con il Vocabolario di base.

La comprensibilità dipende dalla struttura, dalle parole che contiene, ma anche dalla condivisione di un universo culturale: gli specialisti di un settore specifico si comprendono perché condividono un gergo estraneo ai profani.
Quindi è importante preoccuparsi, a seconda dei nostri destinatari, del grado di diffusione, o popolarità, delle parole che il nostro testo contiene.
Il Vocabolario di base dell’italiano, curato dal linguista Tullio De Mauro, è composto di 7050 parole, comprensibili al 60% circa della popolazione. Nella scrittura di un testo destinato a un pubblico generico, è importante attingere a piene mani proprio da lì, sperando che il numero di parole aumenti nel tempo!

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