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sabato 30 maggio 2009

Il mio comunicato

Da qualche tempo sto lavorando al sito di una nuova casa editrice. Hanno avuto un'idea carina, se non altro originale: un torneo di Ping Pong Letterario rigorosamente tra sconosciuti.
Una bella sfida per chi scrive, vorrebbe scrivere o semplicemente vuol far fare un po' di ginnastica ai neuroni.

Ho scritto diversi testi per loro, tra cui il comunicato stampa di lancio. Il format del comunicato stampa è uno tra i miei preferiti, perché è sintetico, esauriente, contiene tutte le informazioni necessarie e qualche annotazione in più. Chi vuole può sempre approfondire più tardi, sempre che abbia i riferimenti per farlo.
Per questo lo pubblico così come l'ho mandato a più di 500 giornalisti.

Al via le selezioni per il primo Torneo di Ping Pong Letterario


Un racconto, due sconosciuti: la sfida comincia.
La scadenza per le selezioni il prossimo 30 ottobre 2009.

L’idea è originale, la sfida avvincente: due sconosciuti, assortiti a caso, dovranno scrivere insieme un racconto sviluppando la trama alternandosi nella stesura dei capitoli. L’obiettivo è dare vita a un racconto originale … a due mani.

Il Torneo “Ping Pong Letterario”, indetto dalla casa editrice GIO.CA e patrocinato dalla Provincia di Roma, è aperto ad autori di qualunque età purché maggiorenni.

Per partecipare alla selezione gli autori devono presentare un elaborato di massimo una cartella scritto in lingua italiana il cui ”incipit” indicato dal regolamento del gioco. I testi dovranno essere inviati all’indirizzo selezione@giocalibri.com entro il prossimo 30 ottobre.

“Il Torneo è basato sul lavoro di coppia” afferma Giorgia Patini, direttore editoriale della GIO.CA “ La vera novità è che le coppie selezionate per scrivere il racconto verranno formate in modo assolutamente casuale e che i componenti non si conosceranno né potranno entrare in contatto tra loro sino alla fine del concorso, pena l’eliminazione”.

“E’ una formula pensata per stimolare la creatività,” prosegue Giorgia Patini “e non solo degli scrittori professionisti, ma anche di tutti coloro che hanno sempre desiderato scrivere, o si sono cimentati con la scrittura. L’alternanza della scrittura dei capitoli tra un autore e l’altro crea attesa e sorpresa ad ogni scambio e stimola l‘inventiva di ciascuno nel trovare risposte adeguate a ciascuna delle direzioni possibili che potrà prendere il racconto”.

“Questo torneo è una sfida rivolta a tutti: a coloro che da sempre desiderano di cimentarsi nella scrittura di un racconto, agli scrittori smaliziati che hanno sempre pianificato le loro storie nei dettagli e infine a chiunque pensi che lo sport della mente possa dare le stesse soddisfazioni di quello fisico”.

Al termine del gioco una Commissione valuterà i racconti. Il racconto giudicato migliore verrà premiato con un riconoscimento e con la pubblicazione.
Il regolamento del Torneo è scaricabile dal sito www.giocalibri.com.

venerdì 22 maggio 2009

Di questi tempi può servire....


Il film è del 1963. Non è poi cambiato granché...

sabato 16 maggio 2009

Non sono scomparsa!

E' molto tempo che non aggiorno il blog.
Ho visto solo oggi un commento con i complimenti di un visitatore che mi diceva che spera che io continui con il mio lavoro.
Ad un certo punto avevo avuto il dubbio di scrivere cose poco interessanti, e invece...
Sto lavorando moltissimo, quando non sono in aula ad insegnare scrivo di tutto e con tempi velicissimi... la dura vita degli strateghi!
E come sempre accade in queste circostanze stanno emergendo moltissimi spunti di riflessione, domande, questioni di ogni genere che chiedono di essere risolte in tempi brevissimi.
In circostanze come queste il metodo è tutto: è quello che ti fa guadagnare tempi, che ti indica la direzione, che ti disincaglia dalle secche in cui prima o poi ogni comunicatore va a finire.
E come al solito per raccontare quello che accade basta solo ragionare in termini di verbi, o meglio di modi dei verbi.
Nella situazione in cui mi trovo io non è possibile "pensare" e poi "fare. Serve saper "fare pensando".
E ho detto tutto.

P.S.: riaprendo il blog ho trovato due commenti da moderare. Uno l'ho pubblicato e l'altro no.
Non l'ho fatto non perché il contenuto fosse critico, ma perché era anonimo.
Giusto per chiarire, a me va benissimo che le persone abbiano opinioni differenti dalla mia. Quello che non mi va altrettanto bene è che chi le esprime ometta di dichiarare la sua identità.
L'anonimato in genere, e in questi casi in particolare, proprio non mi va giù.
Perciò scrivetemi pure tutto quello che volete, ma per favore abbiate la cortesia e il buon gusto di dirmi anche chi siete.
Grazie