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venerdì 5 giugno 2009

La campagna elettorale più brutta della storia

In questi tempi confusi e contorti ero curiosa di sentire qualcosa di vicino, sia pure di poco, alla realtà quotidiana.

Eppure di domande ce ne sono tante, di richieste anche di più. Volendo c'era di che rispondere.

Ci sono in ballo più di 70 seggi al Parlamento Europeo, a qualcuno dovranno pur interessare.

E invece pare proprio che dell'Europa non importi proprio niente a nessuno.
Ora che è virtualmente finita e i giochi sono più o meno fatti lo posso dire con animo sereno: raramente mi è capitato di assistere ad una campagna elettorale così becera, vuota di proposte, senza neanche l'ombra di un'idea.

Certo, anche il più bravo dei comunicatori ha pur sempre bisogno di un appiglio, di un barlume di idea, di una lanterna di senso.
In questo caso nulla, il vuoto assoluto.

E di fronte a tanta pochezza chi fa il mio mestiere non può che arrendersi, frustrato dalla consapevolezza di poter aiutare qualcuno che ha qualcosa da dire ma di non poter riempire di contenuti la testa di persone che sono convinte, chissà perché, che l'impresa sia già realizzata.