Giusto oggi Robin Good ha pubblicato un post sul nuovo mestiere di curatore di contenuti, cioè una figura in grado di reperire, filtrare e selezionare contenuti di qualità su uno specifico argomento.
Da come ne parla sembrebbe la versione aggiornata e intelligente di chi, nell'era primitiva della comunicazione, faceva la rassegna stampa.
Vero, senza dubbio. Utilissimo per i blogger.
A mio avviso però c'è un altro fronte su cui questa abilità potrebbe essere utile.
Personalmente ci sto riflettendo da un po', soprattutto da quando da più parti i miei clienti mi hanno chiesto come possano gestire un blog se neanche loro riescono a governare tutti i contenuti che possiedono, e se anche lo fanno non hanno idea di come organizzarli, scriverli e diffonderli?
Già, bella domanda. E la risposta ancora non c'è.
Negli Stati Uniti si parla ormai da tempo di "content strategy", l'equivalente dei piani editoriali di una volta condito però di interattività e flessibilità.
Per ora se ne parla soprattutto in termini di SEO ma tra poco verrà fuori il vero nocciolo della questione: come si fa a selezionare in modo strategico e ad organizzare i contenuti che un qualsiasi soggetto possiede per renderli appetibili, attraenti e fruibili da parte degli user?
Chi è e che competenze deve avere un professionista in grado di farlo?
mercoledì 12 maggio 2010
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