Dal sito di Beppe Severgnini, ottimo giornalista e strenuo difensore del buon italiano, ho estratto quello che lui definisce "Decalogo Diabolico".
Per quanto mi riguarda...sottoscrivo e condivido volentieri!
I Usate dieci parole quando tre bastano.
II Usate parole lunghe invece di parole brevi, sigle incomprensibili e termini specialistici.
III Considerate la punteggiatura una forma di acne: se non c’è, meglio.
IV Fate sentire in inferiorità il lettore: bombardatelo di citazioni.
V Nauseatelo con metafore stantie.
VI Costringetelo all’apnea: nascondete la reggente dietro una siepe di subordinate, e cambiate il soggetto per dispetto.
VII Infilate due o più che in una frase.
VIII Non scrivete “Il discorso era noioso, e i relatori aspettavano l’intervallo” ma “Lo speech era low-quality e il panel s’era messo in hold per il coffee-break”.
IX Usate espressioni come in riferimento alla Sua del..., il latore della presente, in attesa di favorevole riscontro...
X Siate noiosi.
Seguite queste regole e cadrete così in basso che, a quel punto, potete solo risalire.
mercoledì 18 giugno 2008
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1 commento:
ho aggiunto il tuo blog tra i "preferiti". Pienamente d'accordo con severgnini, soprattutto per quanto riguarda il punto VIII (agghiacciante ma diffuso!).
baci
g
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